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Durante la Grande Guerra,
milioni di soldati morirono sui campi di battaglia senza essere identificati.
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Dalle pianure alle montagne, dalle trincee al mare, i loro corpi senza nome divennero il simbolo di una tragedia mondiale.
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In Italia, nel 1921, il corpo di un militare non identificato fu scelto dalla madre di un soldato disperso, a rappresentare tutti quei figli, mariti e amici mai tornati.
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Il feretro viaggiò per 800 km a bordo di un treno speciale, fermandosi in 120 stazioni. Le persone lo accolsero inginocchiate, con fiori, preghiere e saluti militari.
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Il 4 novembre 1921, il feretro del Milite Ignoto fu solennemente tumulato all’Altare della Patria di Roma, simbolo del sacrificio di un’intera nazione.
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Ieri, oggi e domani rendiamo onore al Milite Ignoto, Cittadino d’Italia, e a tutti gli uomini e le donne, militari e civili, caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
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Essi non sono più qui, ma vivono nella nostra memoria.
Essi sono gli Indimenticati.
dal sangue della terra
dalle ceneri delle trincee
noi risorgiamo
indimenticati
dalle ceneri delle trincee
noi risorgiamo
indimenticati